*L’immagine è “Sorvolando Le Vette” di Tullio Crali, 1961-1987
La società farmaceutica Moderna, diventata famosa per i suoi vaccini, collabora con OpenAI dal 2023 e, grazie all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie, sta ripensando l’organizzazione del lavoro e delle persone.
Durante la pandemia, Moderna si è trovata in una corsa frenetica alle assunzioni per portare rapidamente sul mercato il suo primo prodotto commerciale: il vaccino contro il Covid-19.
La recente decisione dell’azienda biotech di unire tecnologia e risorse umane in un’unica funzione aziendale è l’ultimo segnale di quanto l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il mondo del lavoro.
Alla fine dello scorso anno, Moderna ha annunciato la creazione di un nuovo ruolo: Chief People and Digital Technology Officer, affidato a Tracey Franklin, in precedenza responsabile HR dell’azienda.
Franklin ha spiegato di essere al lavoro per ridisegnare i team aziendali sulla base di un criterio chiave: capire quali attività siano meglio svolte da persone e quali possano invece essere automatizzate grazie alla tecnologia, inclusi gli strumenti sviluppati attraverso la partnership con OpenAI. Questo processo sta portando alla creazione, eliminazione e trasformazione di molte posizioni lavorative.
Oggi, i responsabili della tecnologia lavorano a stretto contatto con quelli delle risorse umane per gestire l’impatto dell’AI sulle persone. Diversi gruppi aziendali hanno già dichiarato che l’aumento di efficienza portato dall’intelligenza artificiale è una delle ragioni dietro i tagli occupazionali.
Tuttavia, vedere un’integrazione formale tra i due ruoli – tecnologia e HR – è ancora un evento raro, anche perché richiedono competenze molto diverse, sottolinea Christopher Desautel, CIO indipendente e consulente per startup, in precedenza Chief Digital Officer presso Berkshire Hathaway Homestate.
Franklin ha affermato che l’assunzione del nuovo incarico è stata per lei un’evoluzione naturale. Già da tempo collaborava strettamente con l’ex CIO Brad Miller in un processo pluriennale volto a rivalutare le esigenze dei singoli dipartimenti e riprogettarli con un mix ottimale di risorse umane e sistemi tecnologici.
Miller, che ha guidato numerose iniziative tra cui la partnership con OpenAI, ha lasciato Moderna lo scorso febbraio.
Secondo Franklin, dopo la pandemia c’era ampio margine per riorganizzare e razionalizzare. Durante l’emergenza Covid, l’azienda ha quasi raddoppiato il proprio personale, passando da circa 830 dipendenti al 31 marzo 2020 a circa 1.500 al 31 marzo 2021. Oggi, Moderna conta oltre 5.000 dipendenti a livello globale.
L’azienda ha infatti sviluppato oltre 3.000 versioni personalizzate di ChatGPT, chiamate GPTs, progettate per svolgere compiti specifici, come la selezione del dosaggio per i trial clinici o la stesura di risposte per le autorità regolatorie.
Questi GPT possono anche essere collegati tra loro per gestire workflow più complessi. Ad esempio, Moderna dispone di un GPT HR generale che raccoglie domande da parte delle persone e le inoltra ad altri GPT specializzati in performance management, piani azionari o benefit.
“È come avere un agente HR virtuale potenziato dall’AI. Quello che prima era un ruolo da analista junior delle risorse umane, lo abbiamo convertito in un GPT”, ha dichiarato Franklin.
Nel mese di febbraio, l’azienda ha annunciato il taglio del 10% dei posti nel reparto digital technology, con un impatto su circa 50 persone.
A incidere su queste decisioni è stato anche il calo della domanda per il vaccino contro il Covid-19, che ha portato a una riduzione delle vendite. All’inizio di questo mese, Moderna ha riportato una perdita netta di 971 milioni di dollari nel primo trimestre, in gran parte dovuta al calo nelle vendite dei prodotti. L’azienda prevede tuttavia un aumento della domanda nel prossimo autunno e inverno e, con il lancio di nuovi prodotti, prevede comunque un aumento dell’organico.
Leggi l’articolo di Isabelle Bousquette in lingua originale su The Wall Street Journal
**Il presente articolo è stato tradotto e riassunto da un consulente PRIMATE.
***Ringraziamo Francesca Rizzi per la segnalazione di questo articolo.