SEGRETA > Creare connessione quando si lavora da remoto: l’esempio di Spotify

Creare e mantenere la connessione tra i lavoratori nell’era ibrida è una sfida che moltissime organizzazioni stanno affrontando. Spotify lavora da molti anni sul fronte della creazione di comunità e ha definito buone pratiche per aiutare le persone a lavorare insieme efficacemente, connesse e divertendosi. 

Nella vita quotidiana, ognuno di noi ha le sue preferenze e le sue esigenze, in base a queste scegliamo, per esempio, quale modello di telefono o computer usare, o in quale ristorante andare a cena. Lo stesso principio vale in campo lavorativo, per questo è difficile, per un manager, fare scelte che soddisfino tutti. L’idea di Spotify è di mettere a disposizione una selezione di strumenti tra cui i singoli e i team possano scegliere: l’ha chiamata backline, richiamando l’insieme delle attrezzature che servono a far funzionare l’esibizione delle band che suonano dal vivo. A questa architettura di base sono collegati diversi strumenti, che persone e team possono utilizzare in base alle loro necessità.

Per costruire la sua backline, Spotify ha istituito un team interfunzionale dedicato, che ha individuato una quantità di opzioni né troppo vasta né troppo ristretta nei seguenti ambiti:

  • Comunicazione asincrona: strumenti per comunicare e collaborare in momenti diversi, creando la flessibilità necessaria a far sì che ognuno possa rispondere con i propri tempi, per esempio se ci sono persone che lavorano con fusi orari diversi.
  • Comunicazione sincrona: utile quando c’è la necessità di comunicare in contemporanea, per esempio per risolvere un imprevisto o per fare un brainstorming. Questa modalità aiuta a creare spirito di squadra e a favorire la socializzazione, e può essere usata insieme a quella precedente.
  • Organizzare, condividere, pensare: questi sono gli strumenti necessari per condividere le informazioni, gestire i progetti, collaborare, scelti ed adattati alla specificità di ruoli, attività e progetti di ogni team.
  • Ufficio: nel mondo ibrido, l’ufficio rappresenta ancora un punto di riferimento indispensabile per la socialità. L’incontro di persona ha molti benefici, non solo per la collaborazione, ma anche per elevare e promuovere la cultura aziendale.

Gli strumenti da soli, però, non bastano; serve anche promuovere una mentalità aperta, accogliente e motivata tra i lavoratori. Ecco alcuni mindset che Spotify consiglia a tutti di esplorare:

  • “Growth Mindset”: è la capacità e la volontà di riconoscere la differenza rispetto al modo in cui si lavorava, si collaborava e ci si connetteva in passato. Stiamo vivendo in una nuova realtà, serve un approccio aperto e flessibile.
  • “Colleagues First” mindset: fare lo sforzo di uscire dalla comfort zone e metterci nei panni dei nostri colleghi, chiederci come possiamo collaborare, raggiungere collettivamente gli obiettivi e avere un impatto pieno di significato.
  • Abbracciare la ricchezza degli strumenti: non serve sentirsi obbligati a usare tutti gli strumenti offerti, ma è importante provarli e scegliere i propri ed  assicurarsi che anche i nostri team e i nostri partner li conoscano e li sperimentino.

Alcune realtà sono più avanti di altre rispetto a questi temi. Però a prescindere dal punto in cui ci troviamo, ciò che conta è la mentalità con cui affrontiamo queste sfide. Procedere per prove ed errori può essere frustrante e comunque richiede tanta pazienza, ma è la strada giusta per trovare un modo migliore di lavorare insieme.

Per conoscere meglio il “modello Spotify” leggi l’articolo completo di Per Lasson sull’HR blog di Spotify