Come reagire quando riceviamo un feedback aggressivo o poco chiaro? Oppure dato con l’intento di metterci in difficoltà? C’è un metodo in cinque passaggi che può aiutarci:

  1. Dare un nome alla nostra emozione
  2. Filtrare
  3. Premiare la sincerità
  4. Dare un feedback al feedback
  5. Decidere se ne vale la pena

Ecco tre esempi di applicazione pratica del metodo:

  • Feedback aggressivo
    Quando chi ci dà il feedback urla o usa un linguaggio denigratorio, possiamo usare il metodo in cinque fasi come segue:
    1. Prendiamoci del tempo per gestire le nostre emozioni, anche esplicitando la nostra necessità con frasi come: “Sto avendo una forte reazione al tuo feedback, mi serve un attimo”.
    2. Proviamo a separare il contenuto del feedback dalla forma e sfidiamoci a trovare almeno uno spunto utile per il nostro miglioramento.
    3. Se siamo d’accordo con almeno una parte del feedback, modifichiamo il nostro comportamento di conseguenza; se non sei d’accordo, spieghiamo educatamente il perché.
    4. In alcune situazioni può essere utile far notare all’altra persona che il suo tono aggressivo non ci aiuta a fare bene il nostro lavoro; per esempio, possiamo dire: “So che adesso sei arrabbiatǝ, ma quando alzi la voce peggiori le cose perchè non riesco a concentrarmi su quello che devo fare”.
    5. Se ci rendiamo conto che il feedback aggressivo è stato dato con l’intento di metterci in difficoltà, limitiamo i rapporti con chi ce l’ha dato.

 

  • Feedback manipolativo e non sincero
    Cosa fare se qualcuno ci fornisce feedback positivi, ma poi parla male di noi alle nostre spalle? O se abbiamo la sensazione che il feedback ricevuto sia passivo-aggressivo e non sincero?
    1. Facciamo un respiro profondo e chiediamoci come ci fa sentire l’atteggiamento dell’altrǝ.
    2. Chiediamo maggiori dettagli, facendo domande come: “Cosa intendi con questo?” o “Cosa potrei fare di diverso per migliorare?”.
    3. Se sappiamo che l’altra persona parla male di noi alle nostre spalle, ma non ci riferisce i suoi reali pensieri, facciamolo notare con educazione, ribadendo che può sentirsi libera di dirci le cose come stanno.
    4. Chiediamo esplicitamente alla persona di parlare direttamente con noi in futuro.
    5. Se otteniamo scuse sincere o vediamo dei miglioramenti, possiamo iniziare a ricostruire un rapporto di fiducia; in caso contrario, non lasciamo che le opinioni poco oneste ci influenzino troppo.

 

  • Feedback troppo empatico
    A volte le persone sono così preoccupate di ferire i nostri sentimenti che non ci dicono cosa pensano davvero; ecco come reagire:
    1. Davanti a questo comportamento, è normale sentirsi frustratǝ o in dubbio rispetto alle intenzioni di chi ci sta dando il feedback.
    2. Facciamo notare che ricevere solo feedback positivi o non riceverli affatto non ci aiuta, nonostante le buone intenzioni, e chiediamo esplicitamente di farci notare anche qualcosa che possiamo migliorare;
    3. Ringraziamo in modo particolarmente esplicito, cambiamo il nostro comportamento e poi chiediamo nuovamente un feedback per vedere se siamo miglioratǝ e per mostrare che affrontiamo davvero con positività le osservazioni che ci aiutano a crescere.
    4. Dopo aver dimostrato che abbiamo fatto tesoro del feedback, anticipiamo che ne chiederemo altri in futuro.
    5. Se l’altra persona continua a non essere sincera, chiediamo feedback onesti ad altrǝ.

Leggi l’articolo di Kim Scott, Liz Fosslien e Mollie West Duffy su HBR.org