SEGRETA > I suggerimenti della neurobiologia per migliorare le riunioni

Hai mai pensato a come la chimica del cervello influenza il lavoro e le performance? Il cervello definisce gran parte della nostra efficacia e abilità di lavorare. E questo è ancora più valido in contesti di gruppo, in cui cervelli diversi convergono insieme. Ciascuno risponde agli stimoli in modo differente, la percezione e risposta dello stesso evento da una persona all’altra diverge enormemente in base alla composizione neurologica.
Nei team, per fare in modo di ottenere la migliore performance da ciascun individuo, è cruciale capire che cosa guida gli impulsi che spingono alla cooperazione. 

Ci sono modi scientificamente provati per creare le condizioni necessarie a incentivare la collaborazione e la performance ottimale nei meeting:

  1. Essere inclusivi; le neuroscienze ci dicono che l’inclusione permette di far esprimere il meglio nelle persone: genera fiducia, produttività e collaborazione con gli altri. Gli esseri umani hanno un fondamentale bisogno di appartenenza. Difatti, il cervello registra l’esclusione allo stesso modo della sofferenza fisica, perché minaccia il bisogno fondamentale di appartenenza e autostima. Per aumentare l’inclusività è bene dare al gruppo diverse opportunità di coesione, team-building e partecipazione. Nei meeting in particolare, lasciare che tutti i partecipanti abbiano le stesse opportunità di esprimersi e contribuire, creando un ambiente sicuro dove tutti sono a loro agio nel parlare ed essere ascoltati.
  2. Evitare un overload di informazioni; condividere troppe informazioni tutte insieme può causare un overload cognitivo. Nei meeting non è il caso di sopraffare i partecipanti. Le persone hanno bisogno di tempo per processare e digerire le informazioni. Il modo migliore sarebbe condividere piccoli bocconi di informazioni, contestualizzandoli e mettendoli in pratica con iniziative operative.
  3. Innescare la chimica del cervello; dopamina, serotonina, ossitocina, endorfine sono gli ormoni responsabili della nostra felicità. Esistono diversi modi per innescare intenzionalmente la produzione di questi neurotrasmettitori a beneficio della collaborazione e del teamworking. Per aumentare il livello di dopamina basterebbe includere nei meeting un icebreaker divertente ed energizzante, oppure mettere un sottofondo musicale durante le sessioni di lavoro: sono diversi i benefici scientificamente provati della musica come riduttore di stress e miglioratore di umore. La serotonina è associata all’autostima ed è efficace contro lo stress, per far salire i livelli di serotonina è sufficiente il riconoscimento di un lavoro ben fatto, o ringraziare il team per il duro lavoro realizzato. L’ossitocina è correlata alla fiducia e alle connessioni, che porta a sentirsi contenti e sicuri, per alimentarla basterebbe iniziare i meeting con una sessione di gratitudine, è inoltre utile creare legami con i membri del team per testimoniare cura e farli sentire apprezzati.
  4. Creare sicurezza psicologica; La paura e l’ansia possono arrestare il cervello attivando le modalità di fuga-lotta. In queste condizioni le persone non sono in grado di performare al loro meglio. Per raggiungere un livello ottimale è cruciale che tutti si sentano completamente al sicuro nel condividere i loro pensieri nei contesto di gruppo. È il caso di impostare delle regole di base, per incoraggiare un ambiente di condivisione salutare, come dare a ciascuno la possibilità di esprimersi, evitando che ci siano sovrapposizioni.

Usare le informazioni scientifiche che abbiamo sul cervello ci permette di pianificare intenzionalmente i meeting nel modo migliore e favorire così picchi di performance durante le riunioni e il teamworking.

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