SEGRETA > La ricerca dimostra che il cervello ha bisogno di pause

Per molte persone le riunioni virtuali una dietro l’altra sono un segno distintivo dell’era pandemica. Una videocall finisce, un’altra inizia, e troppo spesso non c’è la possibilità di sgranchirsi, versarsi un bicchiere d’acqua o semplicemente schiarirsi le idee.
Questo modo di lavorare è molto stressante, ma esiste un semplice rimedio: brevi pause.

Una ricerca compiuta dal colosso digitale Microsoft nel suo “Human Factors Lab” ha mostrato tre risultati principali nel prendere brevi pause tra una riunione virtuale e l’altra:

  1. Le pause permettono al cervello di “resettarsi”, riducendo l’accumulo di stress tra le riunioni. 
  2. Le riunioni consecutive possono diminuire la capacità di concentrarsi e impegnarsi. 
  3. La transizione tra le riunioni può essere una fonte di forte stress. 

Le pause sono quindi molto importanti, non solo per renderci meno esausti alla fine della giornata, ma per migliorare effettivamente la nostra capacità di concentrarci e impegnarci durante le riunioni. Purtroppo, trovare il tempo per le pause è più facile a dirsi che a farsi.  Per questo, ecco alcuni consigli, basati sulla ricerca, su come ritagliarsi del tempo e ottenere il massimo dai momenti di pausa:

– Cambiare mentalità. Sebbene potrebbe sembrare più produttivo continuare a lavorare incessantemente, la ricerca dimostra che è esattamente il contrario. È più produttivo prendersi attimi di pausa lontano dal computer, per questo è importante considerarli una parte essenziale della propria giornata di lavoro.
– Trovare attività che calmino la mente. La meditazione è un modo efficace per rilassarsi e ricaricarsi tra una riunione e l’altra, ma anche l’attività fisica (come camminare) è benefica. Anche scarabocchiare o leggere qualcosa di piacevole porta benefici. Può essere qualsiasi cosa che allontani la mente dal lavoro e la concentri su qualcosa ritenuto rilassante, così da rinfrescarla e ricaricarla per la prossima riunione.
– Ritagliarsi ancora più tempo prendendo in considerazione altre modalità di comunicazione. Prima di programmare una videochiamata, è bene fermarsi a chiedersi se è davvero necessaria. Gli argomenti più dinamici, creativi o emotivi possono richiedere una riunione, ma i controlli di stato e gli argomenti informativi possono essere tranquillamente svolti in documenti in collaborazione, in chat o per e-mail.
– Rendere le riunioni più intenzionali. Le riunioni migliori (e spesso le più brevi) sono quelle intenzionali. Il consiglio è programmarle in modo più efficace: creando e condividendo l’ordine del giorno, selezionando attentamente i partecipanti, mantenendo le tempistiche, e riassumendo il tutto negli ultimi cinque minuti. Tutto ciò renderà più facile raggiungere gli obiettivi e in meno tempo.
– Mantenere i partecipanti impegnati ed attivi. Nelle riunioni virtuali, può essere difficile partecipare alla conversazione e dire la propria. In questi casi è essenziale che un moderatore garantisca a tutti la possibilità di parola. Funzionalità come “alza la mano”, “whiteboard” e “breakout room” messe a disposizione dalle diverse piattaforme come Microsoft Teams sono ottimi modi per usare la tecnologia per mantenere le conversazioni creative e strategiche.

Applicare questi consigli permetterà di migliorare la qualità delle proprie giornate lavorative, nonché del proprio senso di benessere.

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