SEGRETA > La verità sul multitasking

Lavorare da remoto è diventato sempre più frenetico e stressante, un continuo alternarsi di e-mail, messaggi, chiamate a tutte le ore del giorno e della notte. In queste condizioni, dedicarsi pienamente al proprio lavoro diventa impossibile. Ancora peggio per chi è anche alle prese con la DAD dei figli o le continue richieste di attenzione di animali domestici. Con tanti stimoli a reclamare la nostra attenzione contemporaneamente, il multitasking sembra essere diventato l’unico modo per affrontare la quotidianità. L’abilità di occuparci di più cose allo stesso tempo viene infatti vista positivamente. Ma la verità è tutt’altra: il multitasking non funziona.

La credenza che siamo in grado di fare più cose contemporaneamente senza sacrificare la qualità della nostra attenzione è fallace. Il cervello semplicemente non può concentrarsi pienamente quando è impegnato in modo frammentario. Seppur ci sia l’impressione che fare più cose contemporaneamente ci renda più produttivi, non è così. È dimostrato scientificamente che il multitasking generi un calo nella nostra produttività che può arrivare al 40%. Questo perché sottoporre la propria attenzione a frequenti interruzioni determina un costo mentale. Sebbene sembri una cosa da niente, in realtà richiede una serie di sforzi che risultano in un affaticamento cognitivo con conseguente incremento di stress, frustrazione e fatica. In pratica, il nostro cervello si prosciuga di risorse preziose ed energia solo per riprendere il lavoro da dove lo si era lasciato. Il consiglio, quindi, è quello di evitare il multitasking giacché, oltre a rovinare la produttività, aumenta anche la probabilità di commettere errori e impedisce un corretto processo creativo. Eppure, sembra impossibile rinunciarvi nella situazione attuale, con tutti gli stimoli a cui siamo soggetti: il flusso di interruzioni e distrazioni è costante e inevitabile. Mantenere l’attenzione diventa sempre più difficile nel mondo iperconnesso in cui viviamo. Eppure è possibile assumere il controllo e di conseguenza riottenere il dominio sulla nostra attenzione e il nostro tempo: come?

  1. Quando ci svegliamo, invece di iniziare la giornata accendendo il telefono e controllando le notifiche, prendiamoci un minuto per respirare. Prima di cimentarci nel lavoro, ricordiamoci di dedicare un momento di attenzione a noi stessi. Potrebbe essere utile meditare, fare esercizio fisico, portare fuori il cane, fare stretching o semplicemente bere una tazza di caffè in silenzio. Non importa come, l’importante è che si faccia.
  2. Possiamo ora passare a pensare a quali sono gli obiettivi della giornata. Proviamo a stilare le priorità del giorno, stabilendo che cosa è importante. Questo ci permette di ridurre lo stress e migliorare la produttività. Se poi c’è qualcosa da fare che richiede meno di due minuti, facciamola immediatamente. Liberarsi di questi semplici compiti è meno time-consuming che analizzarne la priorità e aggiungerle alla to-do list della giornata.
  3. Assicuriamoci di essere meno reattivi e più intenzionali nel modo in cui usiamo la nostra attenzione. Se qualcuno richiede la nostra attenzione non siamo obbligati a dargli retta immediatamente. È utile prestabilire dei momenti “do not disturb”, facendo presente che non saremo disponibili per un paio di ore. In questo modo saremo in grado di proteggere la nostra attenzione e dedicarci pienamente a ciò che dobbiamo fare.
  4. Considerando che le notifiche del telefono sono un frequente motivo di distrazione, la raccomandazione è di silenziarle, se non tutte, almeno quelle delle app non essenziali.

Minimizzare il ronzio che ci circonda dovrebbe essere sufficiente a riconquistare la propria attenzione e riprendere il controllo della nostra mente. Concentrarci su ciò che stiamo facendo e dare priorità corrette ai diversi i compiti, ci permette inoltre di vivere e lavorare in modo più significativo, produttivo e gratificante.

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