Il modo più efficace per aumentare la Sicurezza Psicologica in un team è ridurre il gradiente di potere, ovvero la distanza tra chi detiene più potere e chi ne ha meno. Questo si traduce in due azioni principali:

  • Diminuire il potere esercitato o mostrato dalle persone più influenti.
  • Aumentare il potere e l’influenza di chi ne ha meno.

Questo concetto può essere espresso con termini diversi come “differenziale di potere”, “distanza di autorità” o “asimmetria di status”. Se non affrontiamo le dinamiche di potere nel gruppo, molti sforzi per migliorare la Sicurezza Psicologica e le prestazioni falliranno. Quando il gradiente di potere è ripido, parlare apertamente diventa rischioso o impossibile, con conseguenze potenzialmente gravi.

Ignorare i gradienti di potere non solo genera inefficienze, ma crea anche rischi. Ad esempio, nel campo della Human and Organisational Performance (HOP), un’eccessiva distanza di potere tra chi pianifica il lavoro e chi lo esegue porta a discrepanze pericolose tra “lavoro immaginato” e “lavoro effettivo”.

Cos’è il potere?

Il potere può essere formale (es. posizione di leadership), informale (es. relazioni personali con leader) o socialmente costruito (es. vantaggi dati da norme storiche). Il potere che crea forti gradienti deriva da una mentalità di “potere su” gli altri, mentre un approccio di “potere con” o “potere per” riduce queste disparità, favorendo collaborazione e reciprocità.

Come ridurre i gradienti di potere

Le strategie per ridurre i gradienti di potere variano in base al contesto e possono essere suddivise in tre livelli: micro-pratiche (azioni individuali quotidiane), meso-pratiche (pratiche di gruppo) e macro-pratiche (strategie organizzative).

Micro-pratiche: azioni individuali quotidiane

  • Usare i nomi delle persone anziché il loro titolo o livello gerarchico.
  • Fare più domande: come evidenziato da Edgar Schein, domandare con genuina curiosità riduce il divario di potere.
  • Riconoscere quando non si sa qualcosa, dicendo “Non lo so, cosa ne pensi?”, per promuovere umiltà.
  • Esplicitare il processo decisionale per rendere trasparente l’autorità e stimolare il confronto.
  • Dare credito in modo generoso, riconoscendo apertamente i contributi delle persone meno influenti.

Meso-pratiche: pratiche di gruppo

  • Ruotare ruoli e responsabilità all’interno del team, ad esempio nella gestione delle riunioni.
  • Far presentare tutte le persone all’inizio delle riunioni per sottolineare che ognuno ha valore.
  • Utilizzare tecniche di turnazione, come il “round robin”, per garantire a tuttɐ uno spazio di parola.
  • Attenzione all’effetto HiPPO (Highest Paid Person’s Opinion), ovvero il rischio che l’opinione della persona più pagata domini la discussione.
  • Alternare l’ordine di intervento, evitando che le voci più autorevoli influenzino eccessivamente.
  • Dare tempo di riflessione prima delle discussioni, così che tutte le persone abbiano la possibilità di formulare risposte.
  • Organizzare riunioni Lean Coffee, dove l’agenda è definita collettivamente in tempo reale.

Macro-pratiche: strategie organizzative

  • Decentralizzare l’autorità, affidando il potere decisionale a chi opera più vicino al problema.
  • Co-creare processi e soluzioni con tutte le persone coinvolte, piuttosto che limitarsi a consultarle.
  • Organizzare forum aperti per il confronto, accessibili a tutti i livelli gerarchici.
  • Ripensare spazi fisici e virtuali in chiave più egualitaria:
    • Evitare disposizioni gerarchiche nelle riunioni (es. eliminare il “capotavola”).
    • Rimuovere la priorità visiva nelle riunioni online (es. disattivare la modalità “speaker view”).
  • Modificare la rappresentazione dell’organigramma, ruotandolo lateralmente o capovolgendolo per ridurre la percezione di una gerarchia rigida.

Conclusioni

Ridurre i gradienti di potere non significa eliminare la leadership, ma redistribuirla. Parlare apertamente, assumersi responsabilità e prendere decisioni devono essere opportunità condivise, non privilegi riservati a poche persone. Quando il potere viene condiviso, i team non solo funzionano meglio, ma prosperano.

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*La presente sintesi è stata realizzata con l’IA e rivista dai consulenti PRIMATE.