SEGRETA > Siamo sicuri che non stiamo lavorando contro noi stessi?

Le persone che fanno la differenza sul lavoro non hanno superpoteri o abilità particolari, ma scelgono quotidianamente come comportarsi con i colleghi, come affrontare le situazioni difficili e come farsi carico della propria crescita senza attribuire la responsabilità ad altri. Se sei frustrato perché la tua crescita professionale non va di pari passo con le tue aspettative, probabilmente stai commettendo uno o più di questi errori comuni:

  1. Non chiedere aiuto
    Pensare che chiedere aiuto ci farà sembrare incompetenti e rifiutare di chiedere il supporto degli altri ci rallenta. Una richiesta di aiuto non rivelerà una presunta inadeguatezza, ma dimostrerà che siamo consapevoli dei nostri limiti: un buon risultato non si ottiene “facendo da soli”.
  2. Dare priorità al lavoro rispetto alle relazioni
    Dato che passiamo molto tempo lavorando con altri, costruire relazioni è strategico. Le persone ricorderanno il modo in cui ci siamo connesse con loro molto più del tempo che abbiamo dedicato alla soluzione di un problema. Creiamo quindi occasioni di interazione anche piccole: chattiamo con i colleghi tra una riunione e l’altra, facciamo una pausa per chiacchierare davanti a un caffè…
  3. Stare zitti
    Per affidarci delle responsabilità, le persone devono sapere come la pensiamo. Esporsi non è semplice, è un’abilità che si sviluppa con il tempo e l’esercizio. Parlare ci permette di far sapere che abbiamo idee e opinioni, anche se non tutto quello che diremo risalterà in modo particolare.
  4. Dire di sì a tutto
    Oggi il lavoro non riguarda più solo la quantità, ma anche la qualità. Le persone vengono stimate quando sono produttive e riescono a fare più cose in meno tempo, ma soprattutto quando lo fanno bene. Inoltre, un sovraccarico di lavoro può portarci al burnout, con gravi conseguenze per la nostra salute. Invece di dire di sì a tutto, chiediamoci cosa vale il nostro tempo e identifichiamo i nostri punti di forza, in modo da utilizzarli per creare il massimo impatto.
  5. Concentrarsi sull’apparire capaci
    Più ci concentriamo sul dimostrare quanto siamo competenti, meno saremo propensi a imparare cose nuove e sperimentare. Finiremo per ritirarci nella nostra comfort zone per essere certi di riuscire sempre in ciò che facciamo. Lavoriamo invece sul diventare migliori: sviluppiamo le nostre capacità, valutiamo i nostri progressi, prepariamoci ad affrontare sfide e ostacoli inaspettati.
  6. Avere paura di distinguersi
    Non essere d’accordo con gli altri può renderci impopolari per un po’, ma a lungo termine ci permetterà di creare fiducia e rispetto. Non adeguiamoci sempre a ciò che fanno e dicono gli altri, ma troviamo il coraggio di distinguerci con le nostre idee uniche.
  7. Avere una visione negativa
    Se ci lamentiamo costantemente e trasformiamo i buoni risultati in fallimenti, finiremo per influenzare gli altri con il nostro atteggiamento pessimista, soprattutto se abbiamo un ruolo di responsabilità. Invece di porre problemi, forniamo soluzioni; invece di lamentarci, facciamoci carico del miglioramento; invece di immaginare sempre lo scenario peggiore, condividiamo anche ciò che potrebbe andare bene.
  8. Tenere la testa bassa
    Nel mondo frenetico di oggi, una combinazione di duro lavoro e competenze può non essere sufficiente. Dobbiamo renderci visibili: non minimizziamo i nostri risultati ma rendiamoli visibili, accettiamo lodi e complimenti, difendiamo noi stessi e il nostro lavoro. Non si tratta di vantarsi, ma di assicurarci che gli altri comprendano il nostro valore.

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