Newsletter > Smetti di autosabotarti!

Molte persone hanno davanti a sé un futuro promettente, ma finiscono per non realizzarlo a causa dell’autosabotaggio, come bruchi che rimangono nel bozzolo senza diventare mai farfalle: possiamo definirla “sindrome della larva d’oro”.

La paura del fallimento è una delle cause: spesso è radicata in esperienze passate e spinge le persone a evitare ogni sfida per non correre il rischio di fallire; può generare ansia, attacchi di panico e depressione. Il rovescio della medaglia è la paura del successo, o meglio, delle sue conseguenze: spesso le persone si preoccupano delle ripercussioni sociali dell’essere al centro dell’attenzione o temono di non essere in grado di gestire e mantenere il successo.

La paura del successo o del fallimento può essere accompagnata dalla sindrome dell’impostore, che spinge le persone a dubitare delle proprie capacità e a non sentirsi meritevoli dei propri risultati; spesso chi ne soffre sviluppa anche un forte perfezionismo perché teme che ogni piccolo errore possa smascherarl* come impostore.

Un altro fattore alla base dell’autosabotaggio è la sindrome di Peter Pan, ovvero la riluttanza a crescere e ad assumersi le responsabilità della vita adulta; chi ne soffre mostra scarsa motivazione e interesse per il lavoro e tende a evitare tutte le sfide che implicano, appunto, delle responsabilità dirette.

Ecco sette passi per fermare l’autosabotaggio:

  • Riconosci i comportamenti disfunzionali. Determiniamo le cause della nostra tendenza all’autosabotaggio – che spesso vanno ricercate in episodi della nostra infanzia o comunque pregressi – e analizziamo le situazioni cercando di separare i fatti concreti dai sentimenti che potrebbero non riflettere la realtà.
  • Riformula i tuoi pensieri. Ciò che diciamo a noi stess* modella la nostra realtà: per questo è importante coltivare un dialogo interiore positivo, riconoscendo i nostri punti di forza e debolezza e considerando i fallimenti passati come tappe del nostro percorso di crescita.
  • Visualizza i risultati possibili. Prima di agire, pensiamo a tutti i possibili scenari che le nostre azioni potrebbero generare; visualizzare le opzioni più disastrose può creare ansia, ma può aiutarci anche a renderci conto di quanto sia improbabile che si verifichino davvero.
  • Lascia perdere il perfezionismo. Regoliamo i nostri standard in un’ottica di crescita, non di perfezione, e, quando non riusciamo a raggiungerli, sfruttiamo il dialogo interiore positivo per ricordare che il fallimento fa parte del processo di apprendimento.
  • Allena il coraggio. Sforziamoci a dire sì alle nuove opportunità che ci costringono ad affrontare le nostre paure e facciamo un elenco dei modi in cui tendiamo ad autosabotarci per assumere maggiore consapevolezza dei nostri limiti.
  • Celebra i successi. Teniamo un diario dei nostri successi, sia professionali sia personali, e non dimentichiamo di festeggiarli!
  • Non soffrire in silenzio. Il supporto professionale può aiutarci a interrompere i meccanismi di autosabotaggio. È utile anche discutere dei nostri sentimenti con le persone care: per capire come si comporterebbero in situazioni simili e per segnalare eventuali loro comportamenti che ci mettono in difficoltà.

Leggi l’articolo di Manfred F. R. Kets de Vries su knowledge.insead.edu