SEGRETA > Stress, Paure, Ansia…come si possono superare!

Stress. Paura. Ansia. Le persone denunciano un crescente livello di stress persistente dovuto all’ambiente di lavoro. L’ansia in particolare è una delle cause più importanti di malessere e, spesso, una delle sensazioni di cui le persone vorrebbero liberarsi più velocemente. L’ansia non è un’emozione, ma un’esperienza: l’esperienza di sentirsi paralizzati, disorientati e privi di controllo, spesso anche offuscati nella capacità di ragionamento. Per neutralizzare l’ansia è importante affrontarla. Iniziando dal chiederci: perché e come l’ansia dovrebbe coinvolgere il mio team? E soprattutto, cosa posso fare contro di lei?

Perché è importante affrontare direttamente l’ansia? Per essere efficaci non basta fare di più, ma fare le cose giuste bene. Tuttavia può essere difficile focalizzarsi su un’attività ed essere coinvolti dal lavoro che si svolge quando la nostra mente non è presente, per esempio se si sta prefigurando un fallimento futuro. A parte l’impatto sulla qualità del lavoro, la preoccupazione costante può abbassare i risultati dell’intero ufficio e rovinare le relazioni con i colleghi ed il responsabile. 

Quali sono gli elementi che creano ansia? Anche se l’ansia non si genera da un’unica causa, possiamo dire che le più frequenti nei luoghi di lavoro sono: scarsa presenza del leader, cultura in cui una persona non si sente sicura di poter agire liberamente, commenti e pettegolezzi continui e motivi personali. Molti leader hanno difficoltà a essere presenti e focalizzati sulle loro persone, e ciò mina le loro capacità di ascolto e di comprensione di ciò che veramente accade nei loro team. Questo rende spesso i team più ansiosi. In un contesto insicuro le persone ritengono di non poter dichiarare i propri timori perché rischierebbero di venire percepite come deboli o non abbastanza coinvolte, e ciò causerebbe loro ulteriore ansia. Un altro problema è il continuo commento e pettegolezzo: lavorare in contesti trasparenti è più facile, mentre la mancanza di comunicazione e di trasparenza alimentano l’insicurezza e il borbottìo. Alcune persone infine possono avere di per sé personalità ansiose, ma le organizzazioni non se ne accorgono, oppure non sanno come gestire la situazione o come migliorarla. Infine, molti stimoli esterni come la tecnologia e i social media frammentano la nostra attenzione. Diventiamo così ancora più ansiosi pensando continuamente al futuro e non riusciamo a rimanere nel presente.

Cosa possiamo fare contro l’ansia? Dato che l’ansia è una bomba a orologeria e può solo crescere ed allargarsi se viene ignorata, è importante prendersi il tempo necessario ed essere costanti nell’affrontarla. La prima cosa da fare è aumentare la consapevolezza. Ciò significa notare l’ansia, lasciarla emergere fino in fondo quando sentiamo che sale, e comprendere cosa la fa nascere e crescere. Occorre prestare attenzione al nostro respiro, in base all’intensità dell’ansia cambierà anche la qualità di inspirazione ed espirazione. Dobbiamo essere consapevoli di questi cambiamenti e usare questa consapevolezza per controllare il respiro. Un altro modo per favorire il rilassamento può essere il concentrarsi su un’immagine positiva, che può generare in noi emozioni più piacevoli e affievolire quelle negative. 

Ci sono molte altre tecniche che possono aiutarci a lasciar andare l’ansia: tecniche di respirazione, stretching per ridurre il dolore fisico, movimenti fisici e cambiamenti posturali, e lo spegnimento di ogni device. Nelle organizzazioni l’introduzione di nuove abitudini come riunioni in cammino, circoli di check-in, meditazione, riunioni più brevi ed eliminazione di compiti non necessari possono rivelarsi utili ed efficaci anche in breve tempo.

In generale ciò che funziona è darsi delle pause di riposo sufficienti per ricaricarsi e rilassarsi, ma anche per riflettere e riposare. Anche essere leggeri e non prendere troppo seriamente le cose è utile. Ogni persona è diversa e i diversi suggerimenti possono funzionare più o meno bene per ciascuno di noi, perciò il nostro consiglio è quello di sperimentarli e di scoprire quello giusto per ciascuno di noi e per il nostro team.

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