Secondo Tomas Chamorro-Premuzic, psicologo delle organizzazioni, se vogliamo migliorare il livello di competenza di chi detiene una posizione di leadership, dobbiamo migliorare le nostre stesse capacità di giudizio e selezione delle persone che ricoprono questi ruoli, soprattutto quando si tratta di uomini.
Statisticamente, le persone che si rivelano meno brave di quanto credano sono più spesso uomini. Rispetto alle donne, infatti, gli uomini si lasciano ingannare più facilmente dai loro talenti e hanno più successo in termini di carriera lavorativa. E questo perché il miglior modo di convincere gli altri che si è migliori di loro è convincere prima sé stessi.
Le discussioni sul gender tendono a focalizzarsi sulla sotto-rappresentazione delle donne nella leadership, un dato tristemente universale. Ma un problema ancora più grande è dato dal fatto che la maggior parte dei leader è incompetente. Sicuramente dei leader incompetenti, sia in azienda che in politica, hanno effetti negativi sui loro collaboratori, causando bassi livelli di partecipazione, fiducia, produttività, e alte percentuali di casi di burnout e stress.
Quindi, ci si dovrebbe chiedere: perché molte donne non riescono a diventare leader, ma così tanti uomini incompetenti ce l’hanno fatta?
Le ricerche suggeriscono che ci sono tre motivi, e il primo è la diffusa incapacità di distinguere tra sicurezza e competenza. Si crede, infatti, che chi appare sicuro di sé abbia più potenziale di leadership, ma c’è poca corrispondenza tra i concetti di “credere di saper fare qualcosa” e “saper fare qualcosa”.
La seconda ragione è che si tende ad apprezzare le persone carismatiche, soprattutto dopo l’esplosione dei media negli anni Sessanta. In realtà, c’è una grande differenza tra un leader e un uomo di spettacolo: i migliori leader sono più umili che carismatici, a costo di risultare noiosi.
L’ultimo motivo alla base del successo degli uomini incompetenti risiede nella nostra inabilità di resistere all’allure dei narcisisti, capaci di farsi adorare anche soltanto per il modo in cui loro adorano sé stessi. Il motto “amati, nonostante tutto” ha causato un surplus di leader che non conoscono i propri limiti e si autocompiacciono in continuazione. I migliori leader, invece, tengono sotto controllo il loro narcisismo e si prendono cura delle altre persone, preoccupandosi della propria reputazione.
Cosa si può fare per scoraggiare l’ascesa di leader incompetenti?
Una prima soluzione è quella di definire dei segnali inequivocabili ed oggettivi che ci aiutino a riconoscere le qualità che rendono una persona un buon leader. E’ necessario in generale smettere di fidarsi dei propri istinti: spesso non siamo tanto intuitivi quanto crediamo. Il 90% delle persone, ad esempio, pensa di avere un fantastico senso dell’humor, ma quante di loro sono effettivamente simpatiche?
Infine, per aumentare la qualità dei leader e aiutare sempre più donne a ottenere posizioni di leadership, l’ultima cosa da fare è chiedere alle donne di abbassare i loro standard: non bisogna pretendere che le donne si comportino sempre più come i leader uomini incompetenti. Questo significa anche che non è necessario punire gli uomini per la loro poca attitudine mascolina, che incontra i nostri standard archetipici di leadership: il progresso verso leader migliori parte da tutti noi.
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